Cologne (Bs), 30 aprile 2022
PEF 2022
Da alcuni anni le normali procedura per la redazione del piano finanziario sono state stravolte dalle norme di Arera, l’agenzia per l’energia che regola, tra l’altro, anche i rifiuti. L’intento del Governo mirava a rendere omogenea una materia che ogni Comune gestiva con risorse e schemi propri. Come spesso accade questo ha generato numerose storture che gli Enti Locali hanno dovuto affrontare e correggere.
La principale novità di quest’anno è la costruzione un Piano Finanziario pluriennale che abbia la validità di 4 anni. Ricordiamo che norme richiedono di simulare i costi dell’anno in corso basandosi sui riferimenti di 2 anni fa. Da qui quindi la prima sperequazione: un piano che guarda al futuro, ma basato su dati vecchi. Pensiamo a come è cambiato lo stile di vita di tutti negli ultimi 2 anni con guerra e pandemia. In più per Cologne si aggiunge anche il cambio del gestore.
In soldoni possiamo dire che il Piano Finanziario resta stabile. Abbiamo avuto una variazione di una decina di migliaia di euro quindi chiudiamo il 2022 a 725.314 euro, contro i 714.000 euro dell’anno passato. Un aumento del 1,55 % in un contesto di campo inflattivo oltre il 6 % e di aumento di costi dell’energia del 250 %. Tutto ciò è reso possibile da due fattori:
- Gli alti valori delle materie prime che rivendiamo dai rifiuti, che sono in pratica ristorni per il Comune.
- L’accordo con Coccaglio sulla gestione dei rifiuti e rimodulazione della raccolta Porta a Porta che entrerà in vigore da fine anno, ma vede le tariffe attuali già scontate. Questo ci da una mancata spesa di 25.000 euro circa.
- Il prezzo fermo sino a quest’anno dello smaltimento degli ingombranti e indifferenziato di Servizi Comunali spa.
Vantaggi che sono esclusivamente figli della scelta di andare con un servizio in house del 2019. A quel tempo potevamo decidere di andare sul mercato con una gara classica, ma il contesto era quello di alti costi di smaltimento dell’indifferenziato ed ingombranti (in questi anni passati da 90 a 200 euro a tonnellata) e bassi costi di rivendita delle materie prime (carta, vetro, legno, ecc.). Costruire un bando pluriennale con questi termini avrebbe spostato l’asticella del piano finanziario oltre gli 800.000 euro annui.
Sostanzialmente siamo in linea con i costi degli ultimi 7/8 anni. La scelta dell’amministrazione, come fatto per altri tributi locali, è stata quella di tenere duro il più possibile ed evitare aumenti di tasse in questo anno incerto e difficile.
Non sarà cosi per sempre. Già dall’anno prossimo saremo costretti ad inserire più costi, dovuti
- all’aumento dei costi di smaltimento e dell’uso dell’energia (sia per l’azienda che fornisce il servizio, sia per i terzisti);
- all’adeguamento dei nuovi schemi di standardizzazione di Arera che imporrà nuove norme e nuovi standard qualitativi;
- Il costo del progetto tariffa puntuale;
Non occorre allarmarsi per gli aumenti. La conferma arriva dai numeri del Green Book che sarà presentato oggi da Utilitatis, la Fondazione di studi di Utilitalia: la famiglia-tipo paga 282 euro all’anno se vive nel Nord Italia (3 componenti per alloggio di 100 mq); a Cologne si paga la metà. Stimiamo un aumento del 5 % contro una media di altri Comuni (Gardone Vt e Desenzano vanno oltre il 10 %). Gli alti costi di smaltimento e i kg di materia non riciclabile sono il vero tallone d’Achille per ogni Ente. Per questo motivo, unitamente con Coccaglio, abbiamo deciso che dall’autunno varieremo la tariffa e coinvolgeremo nuovamente tutta la popolazione (con scuole, condomini, aziende) sul tema della raccolta differenziata. Abbiamo impiegato anni a recuperare il gap tra noi e i comuni limitrofi, ora abbiamo impattato all’84 % e scontavamo tra gli 8 e i 10 punti percentuali di differenza con Coccaglio e Chiari. La sfida ora è di ridurre il consumo di rifiuti, perché la percentuale di RD è pur sempre un rapporto matematico. Non è assiomatico che una maggior percentuali significhi minori costi o maggior tutela dell’ambiente. Ridurre i consumi è la via anche per ridurre le cifre importanti che dovremmo affrontare come pagamenti.
Abbiamo scelto di NON inserire nei piani del 2023/2024/2025 la stima dei costi risparmiati con questa nuova fase di sensibilizzazione (stima derivante dall’esperienza di Servizi Comunali spa) per rendere ancora più evidente e motivare la popolazione a fare meglio e di più per l’ambiente.
TARIFFE
Abbiamo mantenuto inalterato tutti codici K per le categorie merceologiche e tute le variabile a disposizione del Comune per rendere il più stabile possibile il Piano Finanziario. Aver cambiato il gestore, alcune difficoltà nel passaggio di consegna tra La Bico 2 snc e Servizi Comunali spa e le norme Arera hanno profondamento variato la struttura interna delle tariffe. Si badi bene: IL CONTO RESTA PIU’ O MENO INVARIATO A 725.000 EURO. Tuttavia la struttura dei costi ripartiti in fisso e variabile sono completamente ribaltati rispetto solo ad un paio di anni fa. Minori sono le entrate da parte fissa e maggiori sono quelle da parte variabile. Il rapporto che abbiamo sempre mantenuto tra i due getti (40/60) è invertito.
Tutto ciò va direttamente nella direzione di Arera, ovvero più di produce e più si paga. Il nostro costo al chilo quindi subisce un aumento importante (20 cent) come conseguente diminuzione della parte fissa. Ora è chiaro perché abbiamo : dotare le utenze di una formazione nuova e migliore (ma anche di un nuovo strumento per il conteggio dell’indifferenziato passando dal kilo medio al volume) e conoscere appieno le possibilità di miglioramento per le proprie tasche sarà uno strumento importante per Ambiente e per i conti.