Nell’ultimo Consiglio Comunale del 18 aprile scorso abbiamo proposto ed approvato un nuovo documento per il nostro paese: il “Regolamento per la gestione dei beni confiscati o sequestrati alle mafie”.
Si tratta di una delibera a cui teniamo molto per svariati motivi. Dapprima per il suo valore intrinseco. La lotta alla criminalità organizzata e il supporto alla legalità deve essere un punto centrale di ogni agire politico e amministrativo, anche nei piccoli contesti amministrativi come il nostro. Inoltre i tentacoli delle organizzazioni criminali possono facilmente infiltrarsi nei nostri borghi, se non si tiene alta la guardia. Il regolamento permette di ri-consegnare nelle mani del pubblico gli immobili confiscati alle mafie, in un’ottica di restituzione alla comunità di ciò che il malaffare ha sottratto.
Se questo non bastasse ci pare doveroso citare la genesi di questo documento. Esso ci è stato proposto dall’Associazione Rete Antimafia Brescia e dal Movimento 5 stelle, i quali hanno poi collaborato alle modifiche e approfondimenti necessari per approvare il documento. A differenza di altri non ci siamo tirati indietro di fronte alla collaborazione con associazioni o movimenti politici diversi dal nostro. Continuiamo a credere che il confronto a 360 gradi sia la chiave per rendere più armonica e completa la gestione del Comune. La chiusura a priori nei confronti di proposte provenienti da gruppi o persone non appartenenti all’attuale maggioranza sarebbe sinonimo di poca intelligenza e sguardo al futuro.
Quello a cui facciamo ancora fatica a credere è l’astensione della Civica Colognese, giustificata dal fatto che, non essendoci beni confiscati alle mafie nel nostro Comune, “non si capiva la fretta di approvare questo documento”. L’unica fretta che abbiamo percepito, come in tutti gli anni della nostra amministrazione, è la volontà di fare muro e non collaborare per il benessere del paese. Non votare un regolamento di questa portata ci pare davvero incomprensibile.
Continueremo però ad insistere nel coinvolgimento di tutti e su tutti i temi, perchè questa è la cifra amministrativa del nostro impegno per Cologne.
L’approvazione del regolamento infatti è una sola delle tappe del percorso “Educare alla legalità” che sta interessando la cittadinanza ed in particolare i ragazzi della scuola secondaria.
Dopo aver approfondito il tema della lotta alla criminalità organizzata, i ragazzi hanno assistito alla spettacolo teatrale “Io Emanuela, agente della scorta di Paolo Borsellino”. A giugno poi sono in programma 4 giorni di “Festa della legalità” in collaborazione con ANPI e LIBERA BRESCIA con ospiti Nando Dalla Chiesa, Don Giacomo Panizza, Manlio Milani e un magistrato della DIA di Brescia.
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