Responsabilità, ambiente, salute, controllo del territorio, lifestyle, rifiuti e tasse annesse.
Questi sono i principali temi trattati nella conferenza Rifiuti Zero promossa da Cambiamo Cologne il 24 gennaio scorso.
Il successo della serata ci riempie certamente di orgoglio, ma pone Cambiamo Cologne innanzi a nuove sfide ed a riflessioni tutt’altro che banali.
La prima a carattere comunitario.
La grande affluenza di pubblico e l’interesse suscitato dall’argomento, ci comunica che in paese c’è voglia di comunità. In particolare la composizione eterogenea della platea, ha evidenziato che i temi di carattere generale trattati nella serata sono dei beni fondamentali per i colognesi, per i quali un’associazione culturale ed un’amministrazione devono prodigarsi.
Ecco che da questa spinta traiamo maggior fiducia nel futuro e nel nostro metodo, convinti che l’incontro e il dibattito con i cittadini e le loro diverse visioni possa essere un vero momento formativo per il paese.
Da qui nasce la nostra seconda considerazione riguardante l’intero ciclo di incontri promosso dalla nostra associazione, volutamente incentrato su temi specifici riguardanti l’amministrazione di un comune.
Riteniamo infatti doveroso incentivare il concetto di “creazione di un programma dal basso”. Scelte imposte da poche persone a tutta la comunità, anche in buona fede, sono spesso limitanti e viziate dalla scarsa conoscenza o dalla ristretta visione di un determinato argomento. Data l’alta specializzazione e settorizzazione necessaria all’amministrazione della cosa pubblica, vogliamo spingere i cittadini stessi a far squadra: mettere insieme le esperienze e le idee di tutti, senza pregiudizi, per trovare una soluzione condivisa, virtuosa non solo per titolo, ma soprattutto per metodo e merito.
Ecco perché, considerando la grande attenzione suscitata dalla cronaca nazionale, il primo tema è stato proprio quello dell’ambiente e quindi, a livello comunale, dei rifiuti.
Cologne, si sa, adotta il metodo della raccolta differenziata porta a porta. Tuttavia, come largamente illustrato dai relatori durante la conferenza, bisogna scavare a fondo prima di far affiorare la vera essenza del problema.
Grazie al Progetto Rifiuti Zero si è potuto osservare che le cifre sbandierate sul porta a porta sono spesso viziate da necessità politiche o da artifici legali.
Dove viene dichiarato il 60 %, ad esempio, si arriva a stento ad un 40 % di reale differenziazione. In sostanza il recupero del materiale è ancora largamente lontano da ciò che le leggi europee, ma ancor prima il buon senso, ci suggeriscono.
Ora, che degli esperti hanno aperto gli occhi ai più, sorge spontanea una considerazione: ha veramente senso fregiarsi del titolo di “Comune Virtuoso”, se conferiamo ancora all’inceneritore tonnellate di rifiuti? Che benefici ne trae la cittadinanza, se non è informata, e non conosce i rischi connessi con uno stile di vita consumistico? Può la comunità evolvere, se viene veicolato il messaggio che spostare i rifiuti da fuori l’uscio di casa all’inceneritore è la soluzione giusta al problema rifiuti? Secondo noi NO.
Il progetto Rifiuti Zero (Zero Waste) è un processo lungo e difficile, che merita, tuttavia, di essere esaminato. Cambiamo Cologne vuole aderirvi, portando avanti il principio per il quale le parole riduzione dei rifiuti, riuso dei materiali, vero riciclo, siano dei concetti assodati e che vadano a braccetto con tariffa puntuale, riduzione dei costi, ma soprattutto più salute, più informazione e più cura del proprio territorio da parte dei cittadini stessi.
Presso l’associazione Cambiamo Cologne potete trovare informazioni e approfondimenti in merito.